Fenomeno match fixing: sempre il calcio lo sport più coinvolto

Il rapporto di Europol evidenzia le aree maggiormente oggetto di riciclaggio di denaro da parte di organizzazioni criminali. Tra le attività più prolisse c’è sempre il match fixing nelle scommesse sportive, in particolare sul calcio.

Da Europol un allarme sul match fixing

Grafici e logo Europol

Europol: calcio sempre al centro del match fixing

Tanto Calcio, ma non solo. Il fenomeno del match fixing è sempre tra le attività illecite più diffuse, per le organizzazioni criminali. Lo si apprende dal report di Europol, che fotografa la situazione nel Vecchio Continente sulle attività criminali oggetto di infiltrazioni. Tra queste continua appunto a imperversare il match fixing, ovvero truccare eventi sportivi con lo scopo di guadagnare illecitamente dalle scommesse sportive collegate.

Il calcio è, per ragioni che sono facilmente intuibili, la disciplina maggiormente oggetto delle attenzioni delle organizzazioni criminali, ma non è certo l’unico sport coinvolto. Europol ha registrato fenomeni di questo tipo anche in altre discipline molto diffuse come basket, tennis, pallamano, cricket e, ultimamente, c’è una preoccupante crescita anche nel mondo degli e-sports, ovvero i video game competitivi.

Ma quali competizioni vengono preferite, dalle organizzazioni criminali, per i loro traffici illeciti finalizzate al riciclaggio di denaro? La tendenza è quella di cercare nel ventre molle del calcio, ovvero le categorie inferiori, dove per forza di cose il giro di denaro è molto ridotto e dunque ci sono maggiori possibilità di corrompere atleti con incentivi economici. Discorso analogo, purtroppo, per i club giovanili.

Attenzione massima su e-sports e giovani

Le ultime due aree menzionate qui sopra sono quelle da seguire con maggiore attenzione, per le dimensioni del fenomeno e-sports in Italia e perché in esso, come nello sport tradizionale, ci sono moltissimi giovani coinvolti, dunque potenziali vittime di questo genere di attività illecita. Le reti criminali hanno gioco facile a contattare atleti ma anche club, tramite gli agenti dei giocatori o qualche dirigente corrotto.

Ma come si concretizzano questi fenomeni di match fixing? In genere, le organizzazioni criminali (ma anche individui singoli, seppure in misura molto minore) si rivolgono più che altro allo scenario asiatico, dove è più facile trovare società di scommesse con cui interagire. Lo sport giovanile andrebbe dunque protetto, ma escluderlo dai mercati legali delle scommesse non sembra una mossa efficace.

Si devono monitorare attentamente i flussi di denaro anomali e bloccare le scommesse illecite sul nascere, ove possibile, ma non è semplice. Dal match fixing non sono immuni nemmeno le competizioni e i campionati calcistici più prestigiosi, anche se dimensioni del business e stipendi medi degli atleti, unitamente a volumi di scommesse molto più importanti e quindi massimamente attenzionati, sono “vaccini” efficaci.

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