Un anno di sport: tutto quello che è successo nel 2019 (Parte 2)

Ripercorriamo insieme gli ultimi 6 mesi di imprese sportive del 2019. Come sempre negli anni dispari, tante rassegne iridate, dal basket al nuoto passando per l’atletica e il ciclismo. Tanto tennis di qualità, con l’Italia finalmente protagonista.

Calcio, dal ritorno di Conte in Italia all’esordio dell’Atalanta in Champions

Il logo del mondiale di basket 2019, il logo dei mondiali di ciclismo 2019, il logo dei mondiali di atletica 2019 e il logo delle ATP Finals di tennis 2019

2019 anno di grandi emozioni sportive.

La stagione 2019-2020 del grande calcio si è aperta con il primo trofeo internazionale, come da tradizione rappresentato dalla Supercoppa Europea. A trionfare ai calci di rigore sul Chelsea è stato il Liverpool di Jürgen Klopp, negli ultimi sei mesi formato cannibale anche in Premier League con 15 vittorie e un solo pareggio all’attivo.

Il calciomercato aveva prima portato una ventata di novità in Italia, segnando il ritorno di Conte nel nostro campionato. Il nuovo tecnico dell’Inter ha il merito di aver riportato in Serie A un po’ di equilibrio, ma in Champions League gli è andata un po’ meno bene. Nella più importante competizione europea per club la fortuna ha invece arriso all’Atalanta: alla prima partecipazione gli orobici sono infatti riusciti a strappare uno storico pass per gli ottavi.

Gli ultimi mesi del 2019 sono serviti anche per definire la lista delle partecipanti a Euro 2020. L’Italia di Mancini ci è arrivata vincendo tutte e dieci le partite di qualificazione e stabilendo record su record. Le speranze di tutti i tifosi azzurri sono di ripartire a giugno con lo stesso entusiasmo: il girone in cui siamo stati sorteggiati, che comprende Galles, Turchia e Svizzera, non sembra proibitivo, a differenza di quello che accomuna Portogallo, Francia e Germania. Una menzione infine per il Brasile under 17, che si è imposto sul Messico nella finale del mondiale di categoria.

Tennis, con Berrettini e Sinner l’Italia è tornata a sognare

Nei gli ultimi due tornei del Grande Slam di questo 2019, a trionfare sono stati sempre loro, i Fab Three. A luglio è stato Djokovic a imporsi su Federer in una finale al cardiopalma, portandosi a casa il suo quinto Wimbledon in carriera. A inizio settembre è toccato a Nadal trionfare per la quarta volta in carriera allo US Open, dopo aver avuto la meglio in cinque set del russo Medvedev, vera rivelazione della stagione sul duro outdoor, con il romano Berrettini giunto fino alla semifinale.

I mostri sacri del tennis hanno però fatto cilecca nell’evento conclusivo della stagione ATP, le Finals di Londra che hanno visto finalmente venire alla ribalta i tanto attesi Next Gen. A imporsi in finale su Thiem è stato il greco Tsitsipas, da segnalare la storica partecipazione di Matteo Berrettini, primo italiano a riuscirci a quarant’anni da Barazzutti, che ha chiuso l’anno da numero 8 del ranking.

A proposito di Next Gen: il torneo di Milano riservato ai migliori tennisti under 21 ha avuto un protagonista assoluto. L’altoatesino Jannik Sinner ha triturato la concorrenza dei pari età e si è portato a casa il ricco montepremi vincendo in finale contro De Minaur. Sinner, il più giovane italiano a entrare nella top 100 ATP, ha chiuso l’anno al numero 78 del ranking, dopo aver vinto tre tornei Challenger e conquistato la semifinale all’ATP di Anversa, entusiasmando tutti gli appassionati italiani di questo sport.

Basket, dal mondiale delle sorprese alla NBA dei nuovi rapporti di forza

L’appuntamento più atteso della stagione del basket erano senza dubbio i campionati mondiali maschili FIBA andati in scena in Cina a settembre. Sono stati i mondiali delle sorprese, per via della clamorosa eliminazione ai quarti degli Stati Uniti. La finale, che ha visto la Spagna di Gasol trionfare sull’Argentina di Scola, è stato un tributo all’esperienza di tanti giocatori.

Passando alla NBA, l’estate delle trade ha rivoluzionato pesantemente i rapporti di forza del basket americano. Il baricentro della lega si è spostato sulla costa Ovest, a Los Angeles: tutto lascia presupporre che la stagione verterà sul duello tra i Lakers di James e Davis e i Clippers di Leonard e George, con i Rockets di Harden e Westbrook a fare da terza incomoda nella Conference occidentale.

Ciclismo, dal Tour al mondiale nello Yorkshire passando per la Vuelta

Tanto ciclismo negli ultimi sei mesi di quest’anno. L’appuntamento con il Tour de France è stato all’insegna dell’equilibrio e dell’incertezza, vista la contemporanea assenza dei due favoriti principali, Froome e Dumoulin. A spuntarla alla fine è stato il giovanissimo colombiano della INEOS Egan Bernal, davanti al compagno di squadra Thomas e all’olandese Kruijswijk, nonostante i tentativi del francese Alaphilippe, a lungo in giallo e alla fine solo quinto. Belle vittorie di tappa per Viviani, Nibali e Trentin.

Alla Vuelta numero 74 invece pochissima gloria per i corridori nostrani. A imporsi è stato lo sloveno Primoz Roglic, che anche grazie a questo successo è riuscito a imporsi nella classifica finale dell’UCI World Tour 2019. L’ultima settimana di settembre è stata invece dedicata all’appuntamento con il mondiale nello Yorkshire. Da sottolineare i titoli iridati conquistati da Samuele Battistella (Under 23 in linea) e Antionio Tiberi (Juniores a cronometro), che hanno parzialmente mitigato la delusione per il secondo posto di Matteo Trentin nella prova in linea uomini Elite.

Mondiali di nuoto, atletica, rugby e tanto altro

Il 2019 è stato un anno di mondiali epici. A cominciare da quello di nuoto tenutosi quest’anno a Gwangju, in Corea del Sud. L’Italia chiude il medagliere al sesto posto, un vero trionfo. Soprattutto per Paltrinieri (oro 800 metri stile), Quadarella (oro 1500 metri stile) e la “divina” Pellegrini, ancora iridata sulla sua distanza preferita, i 200 stile. È però la quattordicenne Benedetta Pilato, argento nei 50 rana, la vera rivelazione della rassegna. Iconica anche la medaglia d’oro della nazionale di pallanuoto maschile allenata da Sandro Campagna.

Al contrario, i mondiali di atletica disputatisi a Doha sono stati avari di soddisfazioni per i colori italiani. Solo una medaglia, il bronzo della Giorgi nella 50 km di marcia, e poche finali raggiunte. Oro nei 100 metri a Christian Coleman, con il tempo di 9.76, davanti a Justin Gatlin.

A ottobre è stata poi la volta dei mondiali di rugby in Giappone. La vittoria finale è andata un po’ a sorpresa al Sudafrica, capace di superare in finale l’Inghilterra per 32 a 12. Gli inglesi avevano avuto la meglio in semifinale dei superfavoriti neozelandesi. L’Italia non è ancora una volta riuscita a superare la prima fase, ma, grazie ai successi su Canada e Namibia, ha strappato il pass per i prossimi mondiali.

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