Tokyo 2020: finalmente al via le Olimpiadi rinviate di un anno

Finalmente ci siamo: in ritardo di un anno a causa della pandemia di coronavirus e in un clima surreale, tra gare a porte chiuse e villaggio olimpico blindato, prendono il via le Olimpiadi di Tokyo 2020. Alcuni numeri e le prospettive di una spedizione italiana che mai come stavolta vedrà una fortissima presenza femminile.

Giochi con lo spauracchio covid-19

Il logo delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e degli atleti in azione

Ci siamo: nonostante l’incubo-covid, questa settimana prendono il via le Olimpiadi.

Inutile negarlo: il “convitato di pietra” presente in tutte le gare di Tokyo 2020, come ufficialmente ancora si chiamano i XXXII Giochi Olimpici, al via oggi nella capitale nipponica con un anno di ritardo, sarà ancora inevitabilmente il coronavirus.

Imponenti le misure di sicurezza per tenere atleti e staff tecnici al riparo nella “bolla” del villaggio olimpico, con le gare che saranno, a differenza di quanto avvenuto ai recenti Europei di calcio, rigorosamente a porte chiuse. Eppure, questo non è bastato (ed era difficile aspettarsi il contrario, anche solo per gli spostamenti degli atleti provenienti dai cinque continenti) per impedire che il virus arrivasse comunque a Tokyo. Anche un giornalista italiano, che ha viaggiato insieme alla squadra di basket, risulta positivo.

Al momento, sono oltre 70 gli atleti presenti all’interno del villaggio olimpico risultati positivi al covid-test, ed è facile pensare che il numero possa purtroppo salire, togliendo di mezzo anche qualche possibile protagonista. Il clima, peraltro, in Giappone, non è proprio da spirito olimpico: il 55% della popolazione è infatti contrario alla disputa dei Giochi, e importanti sponsor come la Toyota si sono defilati dalla manifestazione.

Al netto di questo, lo sport sarà ovviamente il grande protagonista: si disputeranno gare di 50 discipline, che assegneranno 1.100 medaglie agli oltre 10.000 atleti in gara. Tra questi, naturalmente, anche tanti Azzurri. La spedizione italiana sarà la più folta della storia, con 384 atleti iscritti.

La spedizione italiana: mai così all’insegna delle donne

Come detto, la squadra azzurra sarà la più folta di sempre, ai Giochi di Tokyo 2020: saranno ben 384 gli atleti e atlete in gara. Proprio la componente femminile sarà, parimenti, la più rappresentata di sempre. Saranno ben 187, il 48% del totale: ai prossimi Giochi, quelli di Parigi 2024, il sorpasso numerico sarà realtà.

Spada e pugilato, da questo punto di vista, saranno le discipline con le maggiori “quote rosa”: la spadista Rossella Fiamingo sarà peraltro la prima delle azzurre a gareggiare. La tradizione della scherma è sempre fortissima, in Italia: basti pensare alla attuale sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, grandissima campionessa plurimedagliata.

Il pugilato, da questo punto di vista, è ancora più clamoroso, perché per la prima volta non ci saranno uomini a salire sul ring con i nostri colori, con Irma Testa e Angela Carini accreditate di possibilità di andare a medaglia. Pesante l’assenza nel salto di Larissa Iapichino, figlia della grande Fiona May bloccata da un infortunio, così come Matteo Berrettini, che dopo l’exploit di Wimbledon sperava di dire la sua per un metallo olimpico ma ha dovuto invece dare forfait. La bravissima Paola Egonu, invece, è stata nominata dal CIO portabandiera ufficiale alla cerimonia inaugurale.

Alcuni dei protagonisti dei Giochi

Impossibile nominare tutti i protagonisti più attesi alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dalla squadra di basket USA agli atleti-freccia dei 100m. Di sicuro però è interessante la vicenda di Dani Alves. Il famoso terzino brasiliano, negli scorsi anni militante anche nella Juventus, sarà il leader della Seleçao brasiliana in cerca dell’oro nel calcio. A 38 anni, Dani Alves ha solo tre anni in meno del suo allenatore.

Molto più giovane ma già vincente: come atleta copertina scegliamo anche il primatista del mondo di salto con l’asta, lo svedese Armand “Mondo” Duplantis. A soli 21 anni, il ragazzo ha già toccato quota 6.18m, detronizzando un gigante come Sergej Bubka e in questa Olimpiade avrà tutti gli occhi addosso, perché il traguardo dei 6.20m appare davvero alla sua portata.

Grandi speranze in chiave azzurra anche per la nuotatrice Simona Quadarella, che vuole dire la sua in questi Giochi dopo una maldigerita esclusione da quelli di Rio del 2016 e che può diventare veramente l’erede della eterna Federica Pellegrini, presente a Tokyo per la sua presumibilmente ultima vetrina

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