A Melbourne il GP d’Australia, parte il mondiale Formula 1 2018

Dopo due settimane di lavoro intenso nei test pre-stagionali di Barcellona, è finalmente ora di fare sul serio in Formula 1. Venerdì 23 marzo le prime prove libere a Melbourne daranno infatti il via ufficiale al Gran Premio d’Australia sul circuito di Albert Park, prima tappa del campionato mondiale 2018.

Calendario: addio Sepang, ritornano Hockenheim e Le Castellet

La gara d’apertura in Australia di domenica 25 marzo è solo il primo dei 21 appuntamenti che costituiranno il corposo calendario della stagione 2018. Un programma che prevede un gran premio in più rispetto al 2017, dove però non figura più il GP della Malesia, ospitato a Sepang.

Sebastian Vettel sulla Ferrari SF71H

Formula 1 2018: nel weekend il GP d’Australia a Melbourne. ©wikimedia.org

Sono invece due i grandi ritorni nel circus: il Gran Premio di Germania, in programma ad Hockenheim il prossimo 22 luglio e il GP di Francia del 24 giugno. La corsa francese manca nel calendario di F1 dal 2008, quando ad ospitare l’evento era il circuito di Magny-Cours. Nel 2018 sarà invece il circuito “Paul Ricard” di Le-Castellet ad ospitare il GP, a distanza di ben 28 anni dall’ultima volta.

La stagione si chiuderà invece il 25 novembre ad Abu Dhabi, ormai tradizionale appuntamento di chiusura del campionato.

Le novità: da Halo ai nuovi orari di partenza

Oltre all’attesa per l’evento in sé e la rinnovata sfida Mercedes-Ferrari per il titolo, a far discutere in vista della nuova stagione è il sistema di sicurezza Halo. Da quest’anno infatti le monoposto monteranno obbligatoriamente il sistema di protezione in titanio, collegato al telaio e atto a proteggere la testa del pilota in caso di incidenti. Tale novità ha suscitato pareri contrastanti, sia sul piano estetico, che su quello puramente sportivo in quanto la sua efficacia non è stata ancora del tutto dimostrata.

Tra le novità regolamentari da segnalare, la riduzione delle componenti delle unità motrici utilizzabili durante la stagione. Se nel 2017 era possibile usare ben 4 unità per ciascun elemento che compone ogni power unit, da quest’anno tale limite scende a 3. Un’ulteriore complicazione, dal momento che ogni team dovrà cercare di far durare le componenti dei propri propulsori per almeno 7 gare per non incorrere in penalità sulla griglia di partenza.

Importante cambiamento anche per quanto riguarda il fattore pneumatici, con Pirelli che ha messo a disposizione dei team altre due tipi di mescole, portando a 7 il totale: la Hypersoft, la più morbida, e la Superhard, ovvero la più dura delle mescole a disposizione.

Tra le altre novità introdotte da Liberty Media per la nuova stagione anche il cambio degli orari. Da quest’anno le sessioni di prova inizieranno con un’ora di ritardo rispetto agli orari consueti mentre le gare non partiranno all’ora esatta, ma saranno posticipate di 10 minuti. Le gare europee slitteranno inoltre di un’ulteriore ora, quindi con inizio alle 15:10 invece del consueto orario delle 14:00.

F1 2018, i favoriti: Hamilton e Mercedes in pole, Ferrari e Red Bull le avversarie

Le due settimane di test sul circuito di Montmelò (Barcellona), hanno mostrato una Ferrari velocissima sul giro secco. Sebastian Vettel è risultato il pilota più veloce dell’intero pre-campionato sul circuito spagnolo, sfruttando le gomme HyperSoft messe a disposizione da Pirelli.

A fare paura però è stata ancora una volta Mercedes che, pur non cercando mai il tempo con i suoi piloti Hamilton e Bottas, ha messo in mostra un passo gara preoccupante per le avversarie dirette Ferrari e Red Bull. Alla luce di quanto visto in Spagna, sembra doveroso dare al campione in carica Lewis Hamilton le maggiori chance di vittoria del titolo piloti, con Mercedes favorita tra i team.

Il ferrarista Sebastian Vettel sarà ancora una volta l’avversario principale dell’inglese, in quella che si preannuncia una bella lotta per la caccia al quinto titolo piloti. Ci sarà da tenere in considerazione però anche il duo Ricciardo-Verstappen della Red Bull, che ha i mezzi per dare filo da torcere e vincere diverse gare.

Da verificare il nuovo corso McLaren, passata ai motori Renault dopo l’esperienza fallimentare con Honda. La scuderia inglese ha accusato diversi problemi nei test, ma ha fatto segnare buoni tempi con Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne. Sugli scudi anche Toro Rosso, da quest’anno con power unit Honda, e Haas, sorpendente nel pre-stagione. Per il quarto posto tra i costruttori non può mancare la Renault, quest’anno nelle mani di Carlos Sainz e Nico Hulkenberg.

Sembrano arrancare invece Force India e Williams, che poco hanno impressionato nei test, mentre la nuova Sauber marchiata Alfa Romeo (sponsor ufficiale della scuderia svizzera) spera di migliorare l’ultimo posto della passata stagione.

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