Il 2017 degli eSport, un anno da ricordare

Il 2017 ha segnato la conferma degli eSport come vero fenomeno mondiale nell’industria del gaming ed i presupposti per il futuro sono rosei. Gli eSport hanno ormai trasceso il mero evento videoludico attirando da diverso tempo l’attenzione di milioni di utenti, celebrità e franchigie dell’NBA, dell’NFL e dell’MLB (che hanno deciso di investire molto in questo settore) e del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale che ha riconosciuto gli eSport come una vera e propria “attività sportiva”.

Un torneo di eSports

Il 2017 è stato l’anno della consacrazione definitiva degli eSport. ©Gamelegends

I riconoscimenti dalle istituzioni – Con il passare degli anni, il fenomeno degli eSport è diventato tanto importante da non poter più essere ignorato dalle istituzioni che si sono riunite per discutere riguardo a potenzialità e possibili falle di questo movimento. Dopo il summit di Losanna gli eSports possono essere considerati come vera e propria attività sportiva in quanto il CIO ha stabilito che i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali” ed in tanti stanno spingendo affinché gli eSport abbiano uno spazio dedicato alle Olimpiadi.

Montepremi da record – Come in altri sport, anche in questo caso vale la regola del prize pool: il montepremi messo in palio per un torneo è proporzionato al seguito che questo ha sul mercato (sponsor e vari investimenti) e sugli spettatori ed il 2017 è stato l’anno dei record per i montepremi degli eSport. StarCraft II ha messo in palio un montepremi pari a 3,295,514 dollari nel 2017, prize pool leggermente inferiore a quello di Overwatch con 3,382,137 dollari totali. Lo sparatutto Call of Duty: Infinite Warfare ha superato i 4 milioni di dollari in montepremi, mentre Heroes of the Storm ha sfiorato i 4,8 milioni di dollari. I veri soldi, però, girano nei titoli del momento: League of Legends nel 2017 ha messi in palio un montepremi pari a 11,821,700 dollari, Counter-Strike:GO ha superato i 19 milioni di dollari, ma niente a che fare con i montepremi che ha messo in palio DOTA 2: quasi 38 milioni di dollari!

Investimenti importanti – Nel 2017, gli eSport hanno generato un mercato da 1,5 miliardi di dollari e diverse franchigie dell’NFL e dell’MLB si sono già buttate a capofitto in questo business come 17 squadre dell’NBA: in futuro tutte le squadre della National Basket Association entreranno nel mondo dell’eSport sviluppando delle loro divisioni dedicate per NBA 2K, la lega di pallacanestro virtuale parallela dell’NBA che andrà a creare l’NBA 2K League.

Altri colossi come McDonald’s, che ha sponsorizzato la World Cup di Starcraft 2, multinazionali come Coca Cola, Monster e Redbull, hanno fiutato l’affare al pari della Kellogg’s e di Adidas e non sono mancate, inoltre, le sponsorizzazioni delle aziende di motori quali Audi e Mercedes. Infine, è da valutare anche come reagirà il pubblico alla messa in onda delle battaglie più spettacolari degli eSport sulle diverse piattaforme streaming.

L’evoluzione degli eSport – Ogni anno, nuovi titoli vanno ad arricchire un mercato in continua evoluzione. Oltre ai MOBA come League of Legends e Dota 2 e ai FPS come Call of Duty, Halo, Counter Strike e Starcraft, il secondo semestre del 2017 ha visto l’impressionante scalata di titoli come Player Unkonwn’s Battlegrounds, Overwatch e Rainbow Six.

I partecipanti ed i loro guadagni – Nell’anno appena conclusosi, gli Stati Uniti spiccano come paese con più giocatori schierati nei vari titoli, 2754, con un guadagno che supera i 14,5 milioni di dollari. Meglio ha fatto solo la Cina, che con 971 giocatori ha ottenuto un guadagno di oltre 15,6 milioni di dollari. Terzo posto per la Corea del Sud che con 874 giocatori porta a casa quasi 12 milioni di dollari. Danimarca, Germania e Svezia si accontentano di 4 milioni di dollari vinti.

Nell’ultima edizione de The International di Dota 2, sono stati messi in palio circa 20 milioni di dollari. Non sorprende dunque se le prime 29 posizioni della classifica dei giocatori con maggiori montepremi vinti siano occupate da giocatori di Dota 2. Su tutti, il tedesco Kuro ‘KuroKy’ Takhasomi è il giocatore che ha guadagnato di più dal 2008 ad oggi e la parte derivata dalla vittoria de The International corrisponde al 70% del montepremi totale guadagnato in carriera: esempio di come i montepremi stiano lievitando sempre di più con il passare del tempo.

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