Criptovalute considerate come gioco d’azzardo? La proposta BCE

Non è la prima volta che si sente una proposta del genere, ma se a chiedere che le criptovalute vengano trattate come gioco d’azzardo è un membro del board BCE, allora si fa sul serio.

Panetta (BCE) invoca regolamentazione sulle crypto

Criptovalute, logo BCE

Le criptovalute come gambling? Ecco la proposta

Quello delle criptovalute è un mondo in rapidissima evoluzione, ma è anche soggetto a terremoti e variazioni improvvise che hanno già provocato più di uno scandalo. La preoccupazione delle istituzioni è in tal senso crescente, e lo ha dimostrato un recente post pubblicato sul sito della Banca Centrale Europea, firmato da Fabio Panetta, economista italiano membro del board BCE.

Nel post, Panetta afferma una necessità che sta divenendo un’urgenza: quella di una regolamentazione del mondo crypto, perlomeno in un certo numero di aree. Il concetto di fondo è che, essendo il valore delle criptovalute non basato su depositi a garanzia ma su dinamiche di domanda e offerta, le fluttuazioni di tale valore dalla natura speculativa sono associabili al gambling.

Le criptovalute non adeguatamente “coperte” non hanno valore intrinseco, sono asset speculativi e la preoccupazione di Panetta – ma, più in generale, delle istituzioni economiche europee – riguarda la protezione degli investitori più inesperti e vulnerabili, che potrebbero venire attirati da prospettive di facili guadagni per poi ritrovarsi a perdere tutto o larga parte del proprio capitale, con gravi conseguenze anche sociali.

Criptovalute: cosa aspettarci nel 2023

Leggendo le parole di Panetta, ritornano alla mente diversi fatti di cronaca che sono accaduti negli ultimi tempi. In generale, il 2022 è stato un anno tremendo per le criptovalute, principalmente a causa di scandali come l’arresto di Sam Bankman-Fried e il fallimento di FTX. Quella vicenda ha messo definitivamente in allarme la comunità economica internazionale.

Tutti vogliono scongiurare scenari apocalittici come la crisi economica globale scatenata dallo scandalo Lehman Brothers nel 2008, dunque è credibile che le istituzioni politiche ed economiche si muovano. Uno dei punti cruciali della proposta di Panetta è anche quello in cui le similitudini con il gioco d’azzardo si fanno più consistenti: l’attenzione alle eventuali ricadute sociali del fenomeno.

Come accade per il gambling online, che viene regolamentato e tassato anche per prevedere e provvedere ai costi che produce per la società, così anche gli investimenti in crypto andrebbero trattati analogamente. Un esempio potrebbe arrivare dall’Inghilterra, dove la UKGC (UK Gambling Commission) ha proposto di inserire gli NFT – un mercato in enorme espansione – nella nuova legislazione sul gioco d’azzardo.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati