I 79 anni del Totocalcio: dalle origini al difficile rilancio

Inizialmente era noto come “la Sisal”, o “schedina Sisal”, prima di assumere il nome divenuto leggenda. Il Totocalcio ha compiuto 79 anni, e anche se la sua formula risente del peso degli anni è ancora con noi.

C’era una volta il Totocalcio…

Classica schedina del Totocalcio

C’era una volta, 79 anni fa, il Totocalcio

Nel 1946, l’Italia si stava appena provando a rialzare dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Il 2 giugno sarebbe arrivato il cruciale referendum che avrebbe portato alla nascita della Repubblica Italiana, insieme alle prime elezioni libere – aperte per la prima volta anche alle donne – e all’Assemblea costituente che ci regalò la Costituzione della Repubblica.

Poco meno di un mese prima, accadde qualcosa molto meno importante, sul piano squisitamente storico, ma che era comunque destinato ad avere un impatto enorme sulla cultura popolare e sul costume dell’Italia post-bellica. Tre giornalisti, Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo, ebbero la geniale intuizione di fondare la Sisal, Sport Italia Società a responsabilità limitata, ma soprattutto nacque la prima “schedina”.

L’allora denominata “schedina Sisal” era il primo concorso a pronostici legato alle partite di calcio e, nelle intenzioni originarie, serviva a finanziare la ricostruzione degli stadi distrutti dalla guerra. Il nome attuale venne invece adottato nel 1948, quando il concorso divenne ufficialmente Totocalcio, dando vita a una storia che ha accompagnato l’Italia, dalla ricostruzione al boom economico, agli anni di piombo, alla fine della guerra fredda. Ed è ancora qui.

Il Totocalcio si può rilanciare oggi?

Nei vari decenni, il Totocalcio ha scritto pagine e pagine di costume, storie come quella dell’ invalido di guerra Jacob Gruber, che nel 1956 fece un tredici da 11 milioni di lire, pari circa agli attuali 250mila euro. Come in altri giochi del genere, la sua fortuna è costruita sulle vincite enormi, come quella del 5 novembre 1993.

Quel giorno, tre fortunati indovinarono un “13” da oltre 5 miliardi di vecchie lire. Non a caso, un mese dopo venne stabilito il record di montepremi più alto di sempre, con 34,4 miliardi di lire. Gli anni ’90 sono stati l’ultimo decennio d’oro del Totocalcio, che poi ha iniziato a patire una lunga e per molti versi irreversibile crisi.

L’avvento delle scommesse sportive, alla fine del vecchio millennio, rese improvvisamente obsoleto il meccanismo del Totocalcio. Poter scegliere quali e quante partite giocare cambiava tutto, rispetto all’obbligo di indovinarne 13 decise da altri. Ad ogni modo, il Totocalcio resiste ancora oggi con una formula rinnovata, anche se deve vedersela con una concorrenza che è sempre più competitiva.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati
Articoli più letti
Back to Top