Saltano nuove Linee guida AGCOM sul Decreto Dignità: altro rinvio
Il 30 aprile scorso sarebbe dovuta andare in scena la consultazione relativa alle nuove linee guida di AGCOM relative alla comunicazione pubblicitaria nel gioco d’azzardo. Alla fine però è arrivato soltanto l’ennesimo rinvio sulla questione.
Linee guida AGCOM: se ne riparla a giugno

Gioco: AGCOM rinvia ancora le nuove linee guida
Tutta l’industria del gioco pubblico legale italiano attendeva il 30 aprile 2025 come un giorno importante. Si riuniva infatti il Consiglio AGCOM, ovvero l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in una sessione dalla quale sarebbero dovute venire fuori le nuove linee guida sulla comunicazione pubblicitaria riguardanti i giochi con vincita in denaro. Tuttavia, nulla di tutto questo è accaduto.
I vertici dell’Autorità hanno infatti deciso di non procedere alla consultazione pubblica che avrebbe portato alla stipula di linee fondamentali per chiarire le applicazioni del divieto di pubblicità, stabilito nel 2018 dal Decreto Dignità con tutte le successive modifiche e integrazioni. Secondo AGCOM, sono necessari ulteriori approfondimenti. Slitta dunque la pubblicazione di un documento che l’Autorità, ma anche Governo Meloni e Agenzia Dogane e Monopoli, volevano il prima possibile.
Il presente rinvio non è il primo per queste linee guida. Il Consiglio AGCOM si sarebbe dovuto tenere già ai primi di aprile, ma era stato rimandato per via di un calendario dei lavori molto fitto. AGCOM avrebbe voluto rilasciare le nuove linee guida in vista del rilascio delle nuove concessioni, previsto dal riordino del gioco online. Questo secondo rinvio fa slittare il tutto almeno fino a giugno.
AGCOM rinvia e il calcio attende
La necessità di nuove indicazioni su cosa è lecito e cosa non lo è, nello scivoloso settore della comunicazione sul gioco, era già necessaria da anni. La questione è diventata ancora più urgente dopo la risoluzione approvata in Commissione Cultura del Senato che, per la prima volta, ha introdotto la concreta possibilità di una abolizione del divieto totale di pubblicità.
Cosa succede adesso? La riforma del calcio verrà quasi certamente approvata e, per prevedibili ragioni legate alla necessità di reperire risorse economiche per finanziarla, una qualche novità bisogna attendersela. Questa presa di tempo da parte dell’Autorità Garante per le Comunicazioni non è probabilmente da leggersi come ostracismo, ma come attesa necessaria per avere un quadro più chiaro degli scenari possibili.
Nella più ottimistica delle ipotesi, ovvero giugno, la soluzione non sarebbe comunque immediata. I protocolli AGCOM prevedono che venga avviata una consultazione pubblica, che dura in genere fra 30 e 45 giorni, in cui tutti i soggetti interessati possono inviare le proprie proposte e osservazioni via PEC. In uno scenario del genere, a settembre potrebbe finalmente essere tutto pronto per la gara che assegnerà le nuove concessioni.