Il futuro di bet365: la famiglia Coates valuta la cessione, affare da 9 miliardi
Quella di bet365 è una delle storie di successo più incredibili, non solo nel settore del gambling. Il popolare sito inglese di scommesse online è l’ultimo grande brand rimasto a conduzione familiare, ma forse ancora per poco.
bet365: finisce l’incredibile storia dei Coates?

Denise Coates potrebbe cedere bet365
Siamo nell’anno del Signore 2000, in Inghilterra e precisamente a Stoke-On-Trent. Denise Coates è un’imprenditrice che ha ereditato una catena di betting shop dal padre, che aveva avviato questa attività nel 1974. Lei però è una visionaria e decide di puntare su un brand tutto suo, focalizzato sul gioco online. È così che in un prefabbricato di periferia, con uno staff inizialmente composto da 12 dipendenti, nasce bet365.
Denise Coates chiede un prestito da 15 milioni di sterline alla Royal Bank of Scotland per sviluppare il sito, per il quale si prevede il lancio nel 2001. Così avviene, e nel 2005 la Coates vende la catena di betting shop di famiglia alla Coral per 40 milioni, ripagando così ampiamente il prestito. Nel frattempo, bet365 ha avuto un impatto fragoroso sul mercato.
Primo sito a puntare fortissimo non solo sul betting online, ma soprattutto sulle scommesse live con il supporto dei live streaming sugli eventi sportivi, bet365 cresce in maniera esponenziale al punto da diventare un vero e proprio case study di di successo. Per anni Denise Coates è stata manager dell’anno e la CEO più pagata in Gran Bretagna. Oggi, però, si parla insistentemente di una vendita.
Chi potrebbe comprare bet365 e perché
Nello scorso mese di marzo l’annuncio dell’uscita di bet365 dal mercato cinese, zona grigia in cui gravitava da anni, ha alimento le prime voci di possibile cessione. La decisione demarcava infatti un chiaro segnale di “pulizia”, generalmente precedente a una possibile operazione finanziaria. Da allora le voci si sono susseguite e moltiplicate, accompagnate da cifre astronomiche. Oggi il bookmaker, sebbene ancora a “conduzione familiare”, vale circa 9 miliardi di sterline, oltre 10 milioni di euro.
E nonostante la famiglia Coates abbia scelto di non commentare ufficialmente le voci che circolano, il Guardian ha dato notizia qualche settimana fa di colloqui con advisor di banche ed esponenti di Wall Street. Non a caso, lo scenario più vociferato è quello di un soggetto statunitense che ne acquisirebbe una quota sostanziosa: l’azienda più chiacchierata in tal senso è DraftKings.
Ma come vedono gli osservatori finanziari questo tipo di operazione? Secondo Regulus Partners, una vendita negli USA sarebbe conveniente per entrambe le parti: un’ottima via di uscita per i Coates e un eccellente iniezione di qualità per i ricchi investitori statunitensi. Più prudenti gli analisti di Eilers & Krejcik Gaming, per i quali l’attuale quota di mercato USA di bet365 (circa il 2,5%) viene considerata un po’ bassa, considerando le cifre in ballo.