Tennis: giù nel secondo trimestre ’21 gli alert sul match fixing

Come ben sanno gli scommettitori, il tennis è purtroppo uno degli sport più colpiti dal fenomeno del match fixing, le combine fraudolente tra atleti che spesso vanno a alimentare il mercato delle scommesse illegali. La buona notizia è che nel secondo trimestre 2021 le segnalazioni all’ITIA sono in fortissimo calo rispetto al primo.

Tennis, uno sport nel mirino per le combine

Il logo dell'ITIA, una racchetta da tennis e una pallina

Tennis e match fixing: in calo i casi sospetti denunciati all’ITIA.

Il tennis è uno sport bellissimo, e le recentissime imprese del nostro Berrettini, arresosi solo in finale a Wimbledon (primo italiano a raggiungere la finale del più prestigioso torneo al mondo) all’alieno Djokovic sono lì a ricordarcelo.

Purtroppo, però, racchetta e palline sono anche una delle discipline sportive più falcidiate dall’odioso fenomeno del match fixing, la pratica illegale di “aggiustamento” dei match organizzata dagli atleti, in modo da influenzare in maniera fraudolenta l’esito delle partite e di conseguenza le scommesse su di esse.

Come è facile immaginare, vista l’enorme quantità di tornei che si disputano durante l’anno, il monitoraggio delle gare è molto complesso e richiede uno sforzo enorme da parte di organi di polizia, enti di controllo e istituzioni competenti. Collaborazione e sinergia sono fondamentali e portano spesso a esiti anche clamorosi, come il recente arresto “in diretta”, appena terminato il match, al Roland Garros di Parigi della tennista russa Yana Sizikova.

L’attività di controllo e monitoraggio più rilevante nello sport di Nadal e Sinner è quella svolta dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency), il cui compito è appunto quello di vigilare sul corretto svolgimento dei match, basandosi anche sull’analisi dei flussi di scommesse e dell’attività dei bookmaker.

I numeri del secondo trimestre 2021 fanno ben sperare

Nei giorni scorsi, l’ITIA ha diffuso i dati relativi al secondo trimestre 2021, proprio per quanto riguarda le segnalazioni di possibili casi di match fixing nel tennis. Bisogna dire che i numeri fanno ben sperare e testimoniano l’importanza del lavoro di monitoraggio svolto dall’agenzia.

Sono state ricevute infatti 11 segnalazioni di partite a rischio-combine, ovvero meno della metà di quelle ricevute nei primi tre mesi di quest’anno, che erano state 23. Non si può fare un confronto invece con lo stesso periodo del 2020, in quanto nel secondo trimestre di un anno fa praticamente tutto il tennis era fermo a causa del covid-19.

Come è facile aspettarsi, la maggior parte delle segnalazioni ricevute riguarda i tornei dei circuiti minori, meno facili da controllare. In particolare, si segnalano 4 alert per il circuito maschile M15 e una per l’M25. In campo femminile, tre per il W25 e una per il W15. Due segnalazioni sono giunte dall’ATP World Tour 250, nessuna per i tornei del Grande Slam (ma Wimbledon verrà incluso nel terzo trimestre).

A margine della presentazione dei dati, ITIA ha voluto comunque precisare che l’alert scatta quando viene notato un flusso di scommesse anomalo. Ciò però non significa necessariamente che di default si sia in presenza di un caso di match fixing: il flusso anomalo può infatti dipendere da altri fattori, come la presenza di quote errate o la diffusione di news relative allo stato di forma degli atleti protagonisti o di altre variabili ancora.

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