Spagna: ricavi delle scommesse online cresciuti del 7% nel 2019

Un ottimo anno per scommesse e giochi in Spagna, il 2019: negli scorsi dodici mesi, i ricavi del settore sono cresciuti di poco più del sette per cento rispetto all’anno precedente. È quanto ha comunicato la DGOJ, ente regolatore del gioco nella penisola iberica. Il 50% dei ricavi arriva proprio dalle scommesse.

I numeri forniti dalla DGOJ

La bandiera spagnola

2019 molto positivo, per le scommesse in Spagna: i ricavi crescono del 7%.

Negli scorsi giorni, l’ente regolatore per gioco e scommesse della Spagna, la DGOJ (Dirección General de Ordenación del Juego) ha comunicato, come da tradizione, i risultati messi a segno dal settore negli scorsi dodici mesi, per quanto riguarda la penisola iberica.

I numeri sono incoraggianti, soprattutto perché permettono di guardare con maggiore fiducia (e soprattutto con le casse piene) a quelli inevitabilmente negativi che invece riguarderanno il 2020, anno terribile per tutti i settori a causa delle numerose settimane di lockdown dovute all’emergenza coronavirus.

In ogni caso, torniamo alle buone notizie. Nel 2019, in Spagna, i ricavi generati dal comparto gambling sono cresciuti del 7.04% rispetto all’anno precedente. Parliamo di una cifra di circa 750 milioni di euro, e la ulteriore buona notizia, almeno per ciò che interessa il nostro portale, è che la metà di questa somma arriva dalle scommesse sportive, che hanno generato 378.2 milioni di euro di ricavi, pari a un +4% rispetto al 2018.

I numeri degli altri prodotti gambling

Il 2019 è stato un anno positivo, in Spagna, anche per i casinò online: i ricavi di questo settore sono cresciuti del 15% annuo, arrivando a circa 274 milioni di euro. Note negative invece per il bingo, calato del 5.6% (e con un ricavo di 12.7 milioni di euro), e per il poker online, che fa segnare un -1% e un ricavo di poco superiore agli 81 milioni di euro.

Sempre in ambito poker, sono stati i tornei online invece il settore specifico che ha fatto segnare la crescita più importante nell’anno passato, con un incredibile +166%, corrispondente a 2.7 milioni di euro di ricavi. Una crescita, questa, che si spiega soprattutto con l’introduzione di una rete di liquidità condivisa tra Spagna, Francia e Portogallo.

Sono in crescita anche i dati relativi ai depositi e ai prelievi effettuati dagli appassionati spagnoli tramite bookmaker e operatori facenti parte del mercato regolato: i primi hanno fatto registrare un +16%, i secondi un +20% rispetto al 2018.

Ma come ha speso i suoi soldi, invece il settore? Sono stati soprattutto le sponsorizzazioni e l’affiliate marketing, a monopolizzare le voci in uscita. Le prime hanno totalizzato circa 21 milioni di euro di spesa (+43%), il secondo invece 39.3 milioni di euro, pari a un +23% rispetto a dodici mesi fa.

Le prospettive per il futuro

Come detto, il 2020 sarà sicuramente un anno negativo, per il mercato spagnolo così come per quello di praticamente tutti gli altri stati. La pandemia di covid-19 e i mesi di lockdown si faranno inevitabilmente sentire, in termini di fatturato.

Inoltre, la notizia di queste settimane, riguardo la decisione del governo iberico di mettere un bando alle sponsorizzazioni dei bookmaker nello sport (sulla falsariga del nostro Decreto Dignità) rischia di avere conseguenze ancora più negative per gli operatori, nonostante l’intento della legge (ridurre gli effetti del gioco compulsivo) sia indubbiamente meritorio. In ogni caso, molti bookmaker stanno continuando in questo periodo a firmare accordi di betting partnership con i club calcistici spagnoli.

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