Report ADM, tutti i dati sul mercato del gioco 2019 in Italia

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato il report 2019 sul mercato del gioco e delle scommesse in Italia. Tanti i dati interessanti che sono emersi dal rapporto: la raccolta del gioco cala in quasi tutte le regioni.

Mercato del gioco, la raccolta 2019 cala in quasi tutte le regioni

La scritta ‘Rapporto spesa gioco e scommesse 2019’ e un pallone da calcio su un campo di erba

Il rapporto sul mercato del gioco italiano 2019

Il rapporto annuale sul mercato del gioco italiano pubblicato la scorsa settimana dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha evidenziato alcuni dati molto interessanti riguardo all’andamento del settore nel corso del 2019. In particolare, lo scorso anno la spesa per il gioco legale si è attestata nel nostro Paese intorno ai 19,5 miliardi di euro.

La raccolta ha evidenziato un calo in quasi tutte le regioni italiane, con l’unica eccezione della Sicilia, che ha registrato un incremento di questo parametro del 2%. Nel resto d’Italia invece le regioni hanno fatto segnare solo percentuali negative: si va dal -0,2% della Campania al -1% della Lombardia, passando dal -2,7% del Lazio, dal -1,6% di Piemonte e Veneto e dal -3,4% dell’Emilia Romagna. In controtendenza invece gli incassi dell’erario, che hanno fatto registrare un +2% per delle entrate totali pari a 10,6 miliardi di euro. Tutti dati che vedranno sicuramente un calo ulteriore nel 2020, visto l’impatto del coronavirus sul gioco.

La spesa per persona: Valle d’Aosta formica, Abruzzo cicala

Come abbiamo visto, la spesa totale per il gioco in Itala nel 2019 è stata pari a 19,5 miliardi: un dato che calcolato pro capite significa una spesa di 348 euro a persona, ovvero 95 centesimi al giorno, cioè meno di un caffè al banco. Sono 12 le regioni che si sono attestate al di sotto di questa soglia mediana, mentre le restanti 8 hanno fatto registrare dati più alti.

La regione più virtuosa è stata la Valle d’Aosta, con una spesa giornaliera pro capite di 55 centesimi. Risparmiatrici anche Basilicata, Calabria, Piemonte, Sicillia, Trentino Alto Adige e Liguria. La regione che ha invece fatto registrare la spesa per persona più alta è stata l’Abruzzo, con 1,15 centesimi di euro al giorno.

Le province: a Parma e Enna si è speso un quarto rispetto a Prato

Passando invece ad analizzare il dato disaggregato provincia per provincia, le differenze crescono ancora di più. Il dato più eclatante riguarda la provincia di Prato, in Toscana, che ha registrato quasi 2 euro di spesa al giorno pro capite nel corso del 2019. A guidare invece la classifica delle regioni più risparmiatrici troviamo un’inedita accoppiata composta dall’emiliana Parma e dalla siciliana Enna, con dati intorno ai 50 centesimi di euro al giorno. Le grandi città capoluogo di regione si sono invece attestate più vicine al dato medio, come Torino (75 cent), Firenze (86 cent), Roma (99 cent), Napoli (1,05 euro), Milano (1,18 euro).

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati