Il betting online, un pianeta in cui le donne hanno un ruolo top

La questione della gender equality, il paritario trattamento professionale tra uomini e donne, è ancora lungi dall’essere definitivamente risolta, purtroppo. Il betting online, però, costituisce una felice eccezione; non solo le figure di donne manager sono molte, ma la quantità di impiegate fa capire di essere sulla strada giusta.

Gender equality nel settore del betting online

Una ragazza regge uno smartphone collegato a un sito scommesse online

Quali sono le donne più influenti nel pianeta del betting e del gaming online?

Prima che la pandemia di coronavirus planasse sul pianeta sconvolgendone ritmi e abitudini, si può dire che, a livello generale e per quanto a ritmi più lenti del dovuto, la questione della gender equality, ovvero un paritario trattamento professionale tra uomini e donne, fosse indirizzata verso un miglioramento.

In questo trend, l’industria del gioco e delle scommesse online si pone in prima fila. Per fare qualche esempio, il gruppo IGT è entrato nell’indice di Gender Equality redatto ogni anno dall’istituto Bloomberg, e che comprende la leadership femminile in posizioni di rilievo, la mancanza di gender e salary gap, la cultura dell’inclusione, le politiche di prevenzione delle molestie e una più generale brandizzazione pro-donne.

Anche colossi del betting online quali Ladbrokes, GVC e William Hill, la percentuale di donne nelle posizioni di rilievo è salita, rispetto all’anno precedente, anche se il gender pay gap è diminuito in percentuali inferiori. Il gruppo Kindred ha promesso di arrivare entro il 2023 alla gender parity nei ruoli di leadership.

Gli effetti della pandemia sull’impiego femminile

Purtroppo, l’arrivo del covid-19 avrà, secondo alcuni studi di istituti di ricerca britannici, un altro effetto negativo, oltre a quelli sulla salute pubblica. La pandemia potrebbe infatti avere un effetto regressivo sulla battaglia per la gender equality: a livello globale, il tasso di donne che hanno perso il lavoro è stato 1.8 volte più alto di quello maschile.

Questo è stato causato in gran parte per l’alto numero di impiegate femminili nei settori più colpiti dalla pandemia, ma si tratta di un effetto a catena che si riverbera sulla maggiore pressione esistente sulle donne con figli. In Gran Bretagna, una donna su quattro impegnata professionalmente ha pensato, durante la pandemia, di lasciare il lavoro o comunque di accettare un downshifting nella carriera.

Donne al top nel betting, facciamo qualche nome

Detto questo, come accennavamo all’inizio di questo articolo, il pianeta del betting e del gioco online è invece abbastanza all’avanguardia, per quanto riguarda l’impiego nelle posizioni pivotali di esponenti femminili. Di seguito vogliamo fare qualche nome tra quelle che nel 2020 si sono distinte di più, per farle conoscere anche al pubblico degli appassionati italiani.

Maris Catania è al vertice del settore ricerca e gioco responsabile di Kindred: tra i suoi risultati più notevoli, l’innovativo programma PS-EDS di Kindred, che secondo moltissimi addetti ai lavori ha letteralmente salvato dalla dipendenza compulsiva dal gioco migliaia di appassionati. Lara Falzon è invece a capo del settore finanziario di NetEnt, e si è occupata in particolare della gestione della fusione con Red Tiger.

Dhruti Gore è la responsabile dello streaming per Genius Sports Group, mentre Ciara Nic Liam è al vertice dello sviluppo prodotti per Betsson. Abbiamo influenti donne manager al vertice di molte società di controllo del mercato regolato, come Stéphane Pallez, amministratore delegato di FDJ, l’equivalente francese della nostra Agenzia Dogane e Monopoli, o Susan Hensel, responsabile dell’erogazione licenze del neonato mercato regolato in Pennsylvania, negli USA, o ancora Brigid Simmonds, nel consiglio di amministrazione del Betting and Gaming Council britannico.

Cristina Romero de Alba è uno dei membri di punta di Loyra Abogados, uno studio di consulenza legale per i bookmaker online di Spagna e America Latina. Sono soprattutto gli Stati Uniti, però, a vedere donne nelle posizioni professionali apicali, come Sara Slane, fondatrice di Slane Advisory, altro studio di consulenza legale per il Nordamerica, oppure Anika Howard, Eva Karagianni-Goel e Sarafina Wolde Gabriel, al vertice rispettivamente di Foxwoods, Colossus Bets e Income Access.

Nella speranza che in futuro ci possano essere anche figure italiane al vertice dei nostri bookmaker online oppure delle agenzie di controllo, non possiamo quindi che registrare come il pianeta del betting online sia in prima fila nella doverosa battaglia della gender equality.

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