Inghilterra, al bando le pubblicità di Coral e Football Index

Cattive notizie per due pezzi grossi delle scommesse online in Gran Bretagna: la scure dell’ASA, l’Authority responsabile del controllo sugli standard pubblicitari, si è abbattuta su Coral e Football Index, che si sono visti mettere al bando le rispettive recenti campagne pubblicitarie, con l’accusa di veicolare messaggi irresponsabili.

Le pubblicità incriminate

I loghi di Coral, Football Index e ASA

In Inghilterra, l’Authority per la pubblicità sul betting ha messo al bando gli spot di Coral e Football Index.

Sono stati due, nello specifico, gli spot finiti nel mirino della severissima ASA (Advertising Standards Authority), l’ente governativo britannico che vigila sulle varie campagne pubblicitarie uscite nel Paese, con un occhio di riguardo in particolare ai messaggi veicolati presso i consumatori. I protagonisti di queste due campagne sono nientemeno che due importanti protagonisti del panorama scommesse online inglese, ovvero Coral, marchio di proprietà di GVC Holding (che in Italia gestisce bwin e Eurobet, tra gli altri), e Football Index, brand sussidiario di Bet Index. L’accusa è piuttosto grave: le due pubblicità sono infatti accusate di convogliare messaggi irresponsabili presso il pubblico degli scommettitori.

La pubblicità di Coral è uscita nello scorso giugno, e sostanzialmente incoraggiava gli scommettitori a iscriversi al cosiddetto Bet & Get Club, in cui agli utenti è richiesto di scommettere ogni settimana la somma di 25 sterline per poter ricevere, la domenica, una freebet del valore di 5£. L’ASA è intervenuta in seguito alla comparsa di uno spot televisivo, giudicato da una associazione di consumatori irresponsabile e pericoloso, in quanto sollecitante i consumatori a scommettere regolarmente ogni settimana.

Il caso di Football Index è invece apparentemente più circoscritto, ma se si pensa alla diffusione odierna di internet è anche, in potenza, più pericoloso. si tratta di uno spot comparso sul canale YouTube del magazine calcistico FourFourTwo, anch’esso lo scorso mese di giugno. Nello spot, due dipendenti del bookmaker online sono visti mentre discutono della piattaforma scommesse e spiegano come funziona. Questa pubblicità è stata giudicata ingannevole, in quanto i due attori si esprimevano con un linguaggio che implicitamente indicava che le attività presenti sul sito di Football Index fossero una affidabile fonte di introiti, priva di rischi finanziari.

Le conseguenze del bando

In seguito all’intervento dell’Authority sulle pubblicità, le due campagne pubblicitarie sono state immediatamente ritirate dal mercato. Non è stato comunicato se ai due bookmaker sia stata comminata anche una sanzione economica (sottolineiamo comunque come l’interruzione improvvisa di una campagna pubblicitaria sia di per sé una perdita cospicua, per una azienda); in compenso però entrambi gli operatori sono stati ammoniti ufficialmente a riconsiderare la loro strategia promozionale, non incoraggiando comportamenti socialmente irresponsabili legati al mondo delle scommesse, e invitando altresì a specificare sempre chiaramente quali sono i rischi connessi con il betting, sia online che nelle agenzie fisiche.

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