Il Gruppo Gamenet S.p.A. è pronto ad entrare in Borsa

Gamenet punta ad entrare alla Borsa di Milano. La società, attiva nei settori del gaming online, del betting e delle slot machine, ha presentato giovedì 14 settembre la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., depositando la domanda di approvazione del prospetto presso la Consob e congiungendo la domanda ai documenti di registrazione depositati in Consob lo scorso 29 agosto 2017.

Il logo Gamenet e i loghi delle società controllate

Gamenet Group S.p.A., società di betting e gaming online, sarà quotata alla Borsa di Milano. ©bebeez.it

Il fondo Trilantic Capital Partners Europe (che nel 2016 si è fusa con Intralot Italia), guidato da Vittorio Pignatti Morano, fa sul serio e Guglielmo Angelozzi, amministratore delegato dell’azienda, ha già dichiarato di garantire un collocamento minimo del 35% del capitale societario includendo ance l’eventuale esercizio dell’opzione Greenshoe da parte delle banche coinvolte dal collocamento. Tale collocamento sarà dedicato interamente a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero, Stati Uniti compresi (ai sensi della Regulation S dell’United States Securities Act del 1933 e in conformità con le disposizioni normative e regolamentari applicabili, ai qualified institutional buyers (QIBs) negli Stati Uniti d’America ai sensi della Rule 144A del Securities Act.). L’intento è quello di debuttare in borsa entro la fine del 2017.

L’IPO (Offerta Pubblica Iniziale) consisterà nella cessione di parte delle quote azionarie in portafoglio ai soci Tcp Lux Eurinvest sarl (79,068%) e Intralot Italian Investments bv (20%). Le banche che accompagneranno Gamenet saranno Banca IMI S.p.A. (Gruppo Intesa Sanpaolo), Credit Suisse Securities (Europe) Limited e UniCredit Corporate & Investment Banking che agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Mentre Unicredit Corporate & Investment Banking agirà anche in qualità di sponsor.

È previsto che Gamenet Group e gli azionisti venditori assumano nei confronti dei joint global coordinators impegni di lock-up in linea con la prassi di mercato per questo tipo di operazioni, per un periodo di 180 giorni decorrenti dalla data di avvio delle negoziazioni.

Gamenet ha concluso il primo trimestre del 2017 con 155 milioni di euro di ricavi, 17,4 milioni di EBITDA (Ricavi prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali) e un debito finanziario netto di 177,8 milioni tutto questo dopo aver chiuso il bilancio 2016 con 537,5 milioni di ricavi, un EBITDA di 70,2 milioni e un debito finanziario netto di 158,3 milioni.

Gamenet, che a fine 2016 aveva registrato una raccolta di gioco di 6,4 miliardi, sta vedendo il proprio fatturato aumentare sempre di più: da 221 a 304,32 milioni, con un margine operativo lordo che è salito da 30,75 a 36,35 milioni. In netta ascesa anche la posizione finanziaria, ora a -139,63 milioni rispetto ai -158,85 milioni del primo semestre del 2016. Gli esperti del settore, secondo alcune stime ed ipotesi, pensando che il valore complessivo di Gamenet potrebbe oscillare a breve intorno ai 650-700 milioni.

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