Serie A 2020/21: tutti i temi di una stagione ricca di novità

Ci siamo: dopo pochissime settimane dalla conclusione della stagione precedente riparte la Serie A, edizione che nel 2020/21 festeggerà l’episodio numero 119. I temi? La rincorsa alla nuova Juventus targata Pirlo: i bianconeri cercano il 10′ scudetto di fila con un grandissimo azzardo in panchina. Ce la faranno?

Una stagione ricca di spunti di interesse

I loghi della Serie A e della Juventus e un calciatore in azione

Riparte la Serie A: la nuova Juve targata Pirlo alla conquista del 10′ scudetto consecutivo.

Quella al via stasera, con Fiorentina – Torino e Verona – Roma, sarà una prima giornata della Serie A 2020/21 cui mancheranno due importanti protagonisti come Inter e Atalanta, che hanno ottenuto il posticipo del loro match in seguito ai prolungati impegni nelle coppe europee, ma che si presenta come ricca di affascinanti spunti di interesse, a tutti i livelli.

Prima di quelli più squisitamente sportivi, di cui parleremo a brevissimo, citiamo soltanto quelli più generali, a partire dall’incognita-coronavirus: per quanto tempo le partite saranno a porte chiuse, senza nemmeno le formule a “pubblico ridotto” sperimentate in Francia o Germania? E cosa succederà in caso di contagio di uno o più membri della rosa di un club?

Ancora: come peseranno gli impegni di un calendario fittissimo e praticamente senza sosta, tra campionato, coppe europee, nazionali, e in vista dei prossimi Campionati Europei? In che modo i 5 cambi per squadra si faranno sentire nell’economia delle singole partite? Gli allenatori sapranno impiegarli in modo strategico? Come vedete, c’è di che parlare a lungo, e quasi non abbiamo ancora nominato nemmeno una squadra!

Una Juve con la testa nuova gioca d’azzardo per il decimo titolo

Da un punto di vista prettamente sportivo, è evidente che i temi principali della Serie A 2020/21 riguarderanno i campioni in carica della Juventus. La svolta del sarrismo è già alle spalle, e la dirigenza bianconera ha scelto il sostituto del suo ex allenatore con una scelta davvero azzardata, offrendo la panchina a Andrea Pirlo. Talento sopraffino in campo, il bresciano non ha però mai allenato prima d’ora, e si trova improvvisamente sulla panchina più pesante d’Italia, con un mare di pressione addosso. Solo il tempo ci dirà se la scelta di Andrea Agnelli avrà pagato.

Con il regista campione del mondo in panca, i bianconeri daranno nuovamente l’assalto alla loro magnifica ossessione, la Champions League. Dopo la magra figura contro il Lione nell’ultima stagione, Cristiano Ronaldo e soci (a proposito, a mercato non ancora chiuso i colpi Kulusevski, Arthur e McKennie sembrano in prospettiva molto buoni, ma manca come il pane un attaccante di peso per far compagnia a CR7 e Dybala) vogliono, e in qualche misura devono, fare meglio. Nel frattempo, c’è il traguardo del decimo scudetto consecutivo da conseguire, meta che i bookmaker sembrano propensi a considerare possibile, visto che i vari Eurobet, SNAI e Betway quotano la vittoria bianconera attorno a quota 2.00.

Inter: Conte si gioca l’all-in per lo scudetto

Seconda l’anno scorso a solo un punto dalla Juventus, l’Inter è d’obbligo la principale rivale dei bianconeri per la conquista del titolo. L’estate nerazzurra è stata, come da tradizione, ricca di saliscendi: l’Europa League sfumata di un soffio contro il Siviglia e subito dopo il violento sfogo di Antonio Conte; due giorni di psicodramma, con voci di arrivo in panchina di Allegri, e poi la decisione di andare avanti insieme, a patto di costruire una squadra secondo i desiderata del tecnico salentino.

E quindi, eccezion fatta per il gran colpo Achraf Hakimi, un esterno che sembra fatto apposta per il 3-5-2 contiano, spazio a uomini di grande esperienza come Kolarov, in arrivo dalla Roma, e Vidal, pallino del tecnico che forse sbarcherà a Milano, con il sogno Kanté per un centrocampo muscolare formato anche dall’ormai definitivamente sbocciato Barella, e con Nainggolan, di ritorno dal Cagliari, che prova a giocarsi le sue carte insieme all’altro figliol prodigo Perisic. La sensazione è che tra tecnico e dirigenza sia stato firmato un patto d’acciaio per tentare il colpo grosso, magari approfittando di una Juve concentrata sulla Champions. I bookie ci credono, e quotano la vittoria nerazzurra a 2.75.

Milan: il ritorno dei rossoneri tra speranze e scommesse

Dopo un ottimo girone di ritorno l’anno scorso, il Milan targato nuovamente Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic vuole provare a essere la sorpresa della Serie A 2020/21. Il Diavolo è stato protagonista di un mercato molto interessante, che ha portato in rossonero Sandrino Tonali, talento del calcio nostrano, milanista da sempre conteso da mezza Serie A, e che comporrà con lui, Bennacer e Kessie un centrocampo tutto da seguire. Molto intelligenti in prospettiva anche gli arrivi di Brahim Diaz e Kalulu, e se davvero a Milanello dovessero arrivare da Firenze Milenkovic e Chiesa (o anche uno solo dei due), il Milan potrebbe anche puntare a un posto nelle prime quattro.

Atalanta e Lazio: sapranno confermarsi?

Atalanta e Lazio sono state senza dubbio le due squadre più piacevoli da veder giocare, nelle ultime due stagioni. Se i bergamaschi hanno incantato giungendo fino ai quarti di Champions League, i biancocelesti se la sono giocata per il titolo fino al rientro post-lockdown, quando hanno pagato un deficit di condizione e i tanti infortuni.

La parola d’ordine per entrambe sarà dunque una sola: confermarsi, considerando che per entrambe ci sarà anche la Champions League. La Dea sta conducendo un mercato poco appariscente a livello di nomi, ma come di consueto di prospettiva e con profili adatti al gioco tutto-avanti di Gasperini: il russo Miranchuk e l’olandese Lammers promettono bene, e le trattative per Faraoni, Meret e Zappacosta darebbero al tecnico giocatori perfetti per il suo modulo. Dal canto suo, Inzaghi ha chiesto a Lotito di mettere mano al portafogli e rendere ancora più competitiva la squadra: la conferma di Immobile è importante, mentre gli arrivi di Reina come vice-Strakosha, di Muriqi e Fares sono ancora tutti da valutare, così come le trattative in corso per un centrale difensivo (Kumbulla in cima alla lista).

Roma e Napoli: lavori ancora in corso

Rispetto agli altri anni, il mercato di Roma e Napoli è stato fin qui meno appariscente. Se però i ragazzi di Gattuso hanno sostanzialmente confermato l’ossatura dell’anno scorso, con l’aggiunta della scommessa Osimhen e dell’esperto Petagna in avanti, e di Rrahmani in difesa a sostituire il probabile pesante addio di Koulibaly, è vero però che Ringhio non ha ancora a disposizione la rosa che vorrebbe. C’è da risolvere il nodo-Milik in uscita, e verificare se almeno uno o due tra Under, Veretout, Boga e Castrovilli sbarcheranno sul Golfo.

Ancora più aperto il cantiere romanista, dove la nuova proprietà Friedkin sta ancora prendendo le misure del calcio italiano. Mister Fonseca per ora può contare solo sull’innesto dell’esperto Pedro, ma le caselle scoperte sono parecchie, tanto più dopo l’ennesimo grave infortunio di Zaniolo. I nomi in ballo sono Smalling, Torreira, Sirigu, Meret, Maksimovic, Biraghi, Milik e Piatek: tanti quanti i dubbi di una stagione che sembra partire soprattutto con molte incertezze.

Le altre squadre

Naturalmente gli spunti di interesse non finiscono con le squadre citate. C’è ad esempio il capitolo-neopromosse. Il Benevento di Pippo Inzaghi, trionfatore nella Serie B 2019/20, ha molte ambizioni: gli arrivi di Glik, Ionita e Lapadula, e le trattative per Gervinho, Cornelius, Iago Falque e Llorente dicono che le Streghe campane non vogliono fare le comparse. Curiosità anche per Crotone e Spezia, che sono però ancora in fase di rafforzamento per attrezzarsi alla stagione.

Sono chiamate a confermare la buona annata appena disputata anche Verona, Parma e Sassuolo, con i ducali che hanno puntato sulla scommessa-Liverani in panca. Il Bologna vorrebbe puntare a qualcosa di più di una comoda salvezza, ma il mercato non ha fin qui proposto colpi scoppiettanti, mentre il Cagliari suscita curiosità soprattutto per la presenza di Di Francesco in panchina, uno capace sempre di far giocare bene le sue squadre. Ancora tutta da decifrare invece la Fiorentina, mentre è facile immaginare un Genoa coriaceo come il suo nuovo tecnico Maran, e con il talento sloveno Zajc chiamato a confermare quanto di buono aveva mostrato due anni fa a Empoli. Dall’altra parte della Lanterna, la Sampdoria non sembra destinata a un campionato molto più tranquillo di quello appena concluso, così come il Torino, cui il nuovo mister Giampaolo sta cercando di dare la sua impronta, grazie a due pedine affini al suo sistema di gioco come Linetty e Vojvoda. Chiusura con l’Udinese: come sempre Gotti avrà a disposizione una rosa di giocatori giovani e poco noti ma sempre sagacemente pescati nei vivai europei dagli osservatori friulani, ma con un De Paul in più, nonostante le sirene di mezza Europa, e a scanso di sorprese last-minute.

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