L’esonero di Ancelotti dal Bayern: le cause e i possibili successori

Si è conclusa dopo poco più di un anno l’avventura tedesca di Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano è stato infatti esonerato dal Bayern Monaco, squadra che allenava dalla stagione 2016-17. Per Ancelotti si tratta del primo esonero a stagione in corso, una decisione inaspettata dopo appena un mese dall’inizio della nuova stagione.

Prestazioni altalenanti e spaccatura nello spogliatoio

Carlo Ancelotti

Bayern Monaco: Dopo l’esonero di Carlo Ancelotti è caccia al successore. ©Wikimedia

A spingere la società bavarese verso l’esonero dell’allenatore emiliano è stata soprattutto la pesante sconfitta subita in Champions League per mano del Paris Saint Germain di Neymar e Cavani. Il 3-0 con cui i campioni di Germania hanno lasciato la capitale francese non è andato giù ai vertici del Bayern, che hanno optato per la cacciata di Ancelotti.

La sconfitta di Parigi è però solo l’ultima goccia, il capitolo finale di una storia già compromessa da un precampionato bruttissimo con sconfitte a ripetizione ed un inizio di stagione dai risultati altalenanti. In Bundesliga i bavaresi con Ancelotti alla guida hanno ottenuto “solo” 13 punti in 5 partite, frutto di 4 vittorie, 1 pareggio ed una dolorosa sconfitta con l’Hoffenheim. Uno score non esaltante, con il Borussia Dortmund avanti di 3 punti in classifica, ma di certo non disastroso in maniera tale da giustificare un esonero.

Probabilmente, oltre ai risultati al di sotto delle aspettative del club, con Rumenigge e Hoeness visibilmente contrariati dopo la sconfitta in Europa, hanno pesato alcuni rapporti non facili con alcuni big dello spogliatoio.

Ancelotti contro i senatori: a pagare è stato l’allenatore

L’ormai ex allenatore del Bayern ha infatti accusato diversi problemi nel gestire lo spogliatoio della squadra tedesca. Non facili i suoi rapporti con le star della squadra come Robben, Ribery, Muller, Boateng ed Hummels. La colpa del tecnico emiliano è stata quella di tentare di effettuare un ricambio generazionale preferendo ai “vecchi” campioni giocatori più giovani o nuovi acquisti come James Rodriguez. Un passaggio di consegne tra vecchia e nuova guardia che non è piaciuto ai senatori, portando ad un’insanabile spaccatura.

Prima dello scontro fatale con lo stellare PSG versione 2017-18 Ancelotti ha comunicato ai dirigenti la sua ferma intenzione di far accomodare in panchina Robben, Ribery ed Hummels con Boateng addirittura in tribuna. Una scelta che non è piaciuta a Uli Hoeness e i vertici del club, che hanno provato a dissuadere l’ex tecnico di Milan e Real. Ancelotti ha però mantenuto ben salda la sua posizione, mandando in campo una squadra senza i “senatori”.

La sconfitta per 3-0 ha contribuito a far pendere la bilancia dalla parte dei giocatori, con il presidente Rumenigge e lo stesso Hoeness infuriati a fine gara e gli stessi senatori polemici con il tecnico. Una frattura che meno di 24 ore dopo ha portato all’esonero del tecnico italiano.

Il dopo-Ancelotti: Willy Sagnolo in panca, ma l’obiettivo è Tuchel

Ufficializzato il divorzio da Ancelotti, la società tedesca si è affidata per il momento al suo vice Willy Sagnol. Il francese ha debuttato con un pareggio per 2-2 contro l’Hertha Berlino, risultato che allontana la vetta occupata dal Borussia Dortmund, distante ben 5 punti. C’è ancora tempo per rimediare ma la sensazione è che la società debba provvedere al più presto.

Obiettivo principale del club bavarese è Thomas Tuchel, ex tecnico del Borussia Dortmund con cui lo scorso anno vinse la Coppa di Germania. La società sta prendendo tempo per ponderare la decisione, ma l’allenatore è a Monaco in questi giorni e l’annuncio del suo arrivo al Bayern potrebbe essere imminente.

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