Snaitech si integra con Cogetech, sempre più leader del mercato

Erano ben 10 anni che Snaitech non chiudeva l’anno in utile, un grande passo in avanti dovuto anche all’importante integrazione con Cogetech. Fabio Schiavolin, AD di Snaitech si ritiene più che soddisfatto.

Uno stand Snaitech

Il 2017 è stato un anno positivo per il gruppo Snaitech. ©Teleborsa

Scommessa vinta – Il 2017 è stato l’anno dell’integrazione di SNAI con Cogetech, una scommessa che ha pagato, in termini economici e di ritorno sul mercato, portando ad affermare sempre di più Snaitech nel settore del gaming e del betting. L’anno appena chiusosi è stato un punto di inizio fondamentale, grazie al buon esito dell’integrazione e all’esito positivo del piano di sinergie. E’ stato un buon 2017, nonostante diversi fattori come “le importanti novità regolamentari”, l’Italia fuori dal Mondiale di Russia 2018 (ci sarà una fondata mancanza di traino nella raccolta) e l’affermarsi della Var (che spingerà l’agenzia a gestire il gioco in maniera ancora più attenta, per prevenire eventuali movimenti speculativi).

Var, arma a doppio taglio – La moviola in campo costituisce senz’altro un elemento di emozione, che dovrebbe mitigare la possibilità di errore. È necessario però non sottovalutare i rischi: bisognerà gestire il gioco in maniera ancora più attenta e rigorosa, essendo pronti a chiudere tempestivamente i flussi di gioco al momento del rigore o del fischio, così da prevenire eventuali movimenti speculativi che possono intercorrere dal momento della segnalazione al momento dell’applicazione o meno della sanzione.

Il Mondiale nero – l’Italia è stata sempre una delle principali protagoniste del panorama calcistico europeo e mondiale e la sua assenza dopo 60 anni dalla principale competizione di calcio è una grande delusione non solo per il movimento nazionale, ma anche per le scommesse. Un dramma dal punto di vista emotivo e di costume come afferma Schiavolin, che sottolinea le ripercussioni anche sui grandi numeri del mondo delle scommesse:

A causa della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di calcio non si creerà una platea allargata di potenziali scommettitori più inclini all’intrattenimento puro e ci sarà di certo una mancanza di traino della raccolta stimata intorno al 20-25%.Fabio Schiavolin, AD di Snaitech

La scommessa sulla nazionale è quella tipica del tifoso che punta sulla sua squadra, sempre e comunque a prescindere. Toccherà quindi a Snaitech ed alle altre agenzie inventarsi qualcosa di diverso.

L’ascesa di Snaitech – Oltre ad aver riunificato la macchina organizzativa tra le due aziende, Snaitech ha anche raggiunto un risultato positivo dal punto di vista economico nonostante l’impatto delle novità regolamentari nel settore e l’aumento della pressione fiscale. Il gruppo guidato da Schiavolin è stato infatti capace di consolidare la propria posizione nel mercato del betting (mercato principale dell’azienda). Snaitech è infatti riuscita, attraverso la sinergia e il travaso di utenti dal retail all’online, a consolidare la parte digitale fondamentale e ben più numerosa. L’arricchimento del palinsesto è stato un altro grande punto di forza per Snaitech che ad oggi non si allontana di molto dall’offerta anglosassone, né per il tipo di scommesse, né per la declinazione delle scommesse. Fondamentale la raccolta online, rappresentata del 60% dalle scommesse live.

Gioco responsabile – Schiavolin infine puntualizza come Snaitech sia storicamente e culturalmente all’avanguardia su questo fronte, ricordando come già 10 anni fa, tramite Cogetech, l’agenzia abbia proposto campagne sul tema, realizzando anche in collaborazione con il Genoa il primo workshop interdisciplinare dai pulcini alla prima squadra sui problemi legati al match fixing. L’obiettivo è quello di creare una generazione di scommettitori responsabili, sensibilizzando tutto il mondo che gira attorno allo sport.

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